Regime degli "Impatriati".
Introduzione
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Il regime degli impatriati è una normativa fiscale italiana che offre vantaggi ai lavoratori che trasferiscono la loro residenza in Italia.
È stato introdotto con l'articolo 16 del decreto legislativo n. 147 del 2015, noto anche come "Decreto internazionalizzazione".
L'obiettivo principale di questo regime era di incentivare il rientro nel territorio italiano di contribuenti che, risiedendo precedentemente all'estero, avessero sviluppato una qualificazione professionale fuori dai confini nazionali. La normativa prevede l'esclusione dalla base imponibile di una parte del reddito prodotto in Italia per tali contribuenti.
Con la legge di bilancio 2023, questo regime è stato ulteriormente confermato, garantendo la continuità delle agevolazioni fiscali per i lavoratori impatriati, nonché per docenti e professori.
La misura si orienta a favorire il rientro in Italia sia di cittadini italiani residenti all'estero sia di soggetti con cittadinanza estera che intendono trasferirsi in Italia per lavoro.
Il regime prevede una detassazione particolarmente vantaggiosa, rientrando nella strategia di attrazione di competenze e talenti in Italia.
Va notato che, nel corso degli anni, il regime degli impatriati ha subito alcune evoluzioni.
Ad esempio, l'articolo 5 del decreto legislativo sulla riforma della fiscalità internazionale ha introdotto modifiche che hanno sostituito alcune delle disposizioni originarie contenute nell'articolo 16 del decreto legislativo n. 147 del 2015. Queste modifiche hanno avuto l'obiettivo di rendere il regime ancora più adatto alle esigenze del mercato del lavoro e della fiscalità internazionale.
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Il regime degli impatriati in Italia offre vantaggi significativi ai lavoratori che decidono di trasferire la loro residenza in Italia.
Per una comprensione più approfondita, vediamo i principali requisiti di accesso e i benefici associati a questo regime.
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Requisiti per l'Accesso
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Residenza Fiscale Precedente: Per essere idonei, i lavoratori non devono essere stati residenti fiscali in Italia nei due periodi d'imposta precedenti il rimpatrio. Questo criterio è fondamentale per determinare se il lavoratore è effettivamente un "rimpatriato" ai sensi di questa legge.
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Impegno di Residenza: È necessario che il lavoratore si impegni a risiedere fiscalmente in Italia per almeno due anni. Questo requisito garantisce un certo livello di impegno e stabilità nella permanenza in Italia.
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Attività Lavorativa in Italia: Il lavoratore deve svolgere l'attività lavorativa prevalentemente nel territorio italiano. Questo requisito è in linea con l'obiettivo di incentivare l'apporto professionale nel paese.
Benefici del Regime
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Tassazione Ridotta: I lavoratori impatriati possono beneficiare di una tassazione ridotta sui redditi prodotti in Italia. Sono agevolabili il reddito da lavoro dipendente, il reddito da lavoro autonomo, e il reddito di impresa, con alcune specificazioni.
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Modifiche Recenti: Con la riforma fiscale, l'esenzione fiscale per i lavoratori impatriati è stata modificata. Precedentemente, l’esenzione arrivava fino al 70%, mentre ora è stata portata al 50% per una durata di 5 anni. Questo cambio rappresenta un ritorno alle condizioni pre-2019. Inoltre, è stato introdotto un limite di reddito di 600.000 euro per l'applicazione dei benefici.
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Requisiti Aggiornati: I nuovi requisiti includono un periodo di residenza all'estero esteso a tre anni (invece di due), la necessità di restare in Italia per cinque anni, la richiesta di una elevata qualificazione o specializzazione, e l'instaurazione di un nuovo rapporto di lavoro con un soggetto diverso da quello precedente.
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​​​Novità per il 2023 e il 2024
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2023: Transizione verso il Nuovo Regime
Nel 2023, si osserva un periodo transitorio, durante il quale la residenza fiscale lascia spazio a quella anagrafica per accedere alle agevolazioni.
Questo rappresenta una fase di transizione tra l'attuale regime e le modifiche previste dalla riforma fiscale​​.
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2024: Cambiamenti Significativi per i lavoratori impatriati
Dal 2024, il regime speciale per i lavoratori impatriati sarà sostituito da un nuovo sistema.
Questo includerà una detassazione al 50% del reddito fino a un limite di 600.000 euro, con requisiti di qualificazione elevati per i lavoratori​​.
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Comparazione Internazionale e Impatto Socio-Economico
Il regime impatriati italiano si confronta con politiche simili in paesi come Portogallo e Spagna, offrendo condizioni competitive per attirare talenti e investimenti internazionali.
L'obiettivo è quello di stimolare la crescita economica e l'innovazione in settori chiave.
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Conclusioni
Il regime degli impatriati in Italia rappresenta un'opportunità significativa per attrarre talenti e competenze internazionali, contribuendo all'evoluzione dell'economia e del mercato del lavoro italiano.
Con i cambiamenti previsti per il 2024, è essenziale per i professionisti del settore e i potenziali beneficiari rimanere informati e preparati alle nuove disposizioni.
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