🌍 Evoluzione delle Normative ESG nell'UE: Un Panorama Normativo in Evoluzione
Nel 2024, l'Unione Europea si posiziona all'avanguardia nell'ambito della regolamentazione ESG (Environmental, Social, Governance), con l'introduzione di normative significative che modelleranno il futuro della sostenibilità aziendale.
La Corporate Sustainability Reporting Directive (CSRD), in particolare, è destinata a rivoluzionare il modo in cui le aziende si rapportano alla sostenibilità.
Con l'attuazione della CSRD, le aziende devono adeguarsi a un contesto normativo in continua evoluzione, affrontando sfide e opportunità derivanti da un maggiore focus sulla trasparenza e sulla responsabilità aziendale.
Questo movimento normativo riflette una tendenza globale verso un impegno più profondo e strutturato nella sostenibilità e nel reporting ESG, come evidenziato da iniziative simili in altri paesi, come gli Stati Uniti, dove la SEC sta intensificando le proprie regole relative alla divulgazione delle emissioni di gas serra.
🔍 La CSRD e la Definizione di Nuovi Standard di Reporting
A partire dal 1° gennaio 2024, la CSRD sostituirà la precedente Non-Financial Reporting Directive (NFRD), ampliando significativamente l'ambito di applicazione dei requisiti di reporting.
Le imprese saranno chiamate a fornire dettagliate informazioni relative alla loro strategia, governance e politiche in materia di sostenibilità, includendo aspetti come le emissioni di gas a effetto serra, l'utilizzo delle risorse idriche, la biodiversità, le condizioni lavorative e l'impatto sulle comunità locali.
È prevista anche la divulgazione di obiettivi di sostenibilità e piani di transizione, nonché l'implementazione di processi di due diligence in relazione ai rischi e agli impatti ambientali e sociali associati alle operazioni aziendali, alle relazioni commerciali e alle catene di valore.
Questo nuovo approccio al reporting si basa sul principio della "doppia materialità", che considera un argomento materiale se può ragionevolmente influenzare i flussi di cassa dell'azienda, l'accesso ai finanziamenti o il costo del capitale nel breve, medio o lungo termine, oppure se impatta significativamente sulle persone o sull'ambiente.
🌱 Obblighi di Reporting secondo la Tassonomia UECon l'introduzione della Regolamentazione della Tassonomia UE nel 2020, è stato creato un sistema di classificazione che definisce criteri per attività economiche allineate a un traguardo di emissioni nette zero entro il 2050, oltre ad altri obiettivi ambientali.
Le aziende nell'ambito della Direttiva sulla Segnalazione Non Finanziaria (NFRD) devono ora segnalare in che misura le loro attività contribuiscono a sei obiettivi ambientali specificati dell'UE.
A partire dal 2024, questa obbligatorietà si estenderà a un numero maggiore di aziende con l'adozione della Corporate Sustainability Reporting Directive (CSRD).
La CSRD estende significativamente l'ambito di applicazione dei requisiti di reporting, passando dalle attuali circa 11,000 aziende coperte dalla NFRD a circa 50,000 aziende.
La regolamentazione prevede anche un meccanismo di feedback per gli stakeholder, permettendo loro di proporre emendamenti alla lista delle attività sostenibili.
🔗 L'Adozione della CSDD: Impatti sulle AziendeLa Corporate Sustainability Due Diligence Directive (CSDDD) è un'altra importante iniziativa legislativa dell'UE che imporrà un dovere di due diligence sulla sostenibilità alle aziende per identificare, prevenire, mitigare e rendere conto di specifici impatti ambientali e sui diritti umani nelle proprie operazioni, filiali e catene di valore.
Applicabile a grandi aziende dell'UE con oltre 500 dipendenti e un fatturato mondiale di oltre 150 milioni di euro, così come ad aziende più piccole in settori ad alto impatto, la CSDDD avrà un impatto indiretto su qualsiasi fornitore di una società soggetta a questa direttiva.
Si prevede che le regole entrino in vigore prima per le aziende del gruppo 1 e due anni dopo per quelle del gruppo.
🌐 Rivoluzioni in Arrivo: Feedback sulla SFDR e Greenwashing
La Sustainable Finance Disclosure Regulation (SFDR), introdotta nel marzo 2021, richiede ai partecipanti al mercato finanziario dell'UE, come i gestori di fondi di investimento alternativi autorizzati nell'UE, di divulgare informazioni agli investitori in relazione, ad esempio, ai rischi di sostenibilità e alla considerazione degli impatti di sostenibilità avversi nei loro processi di investimento.
La Commissione Europea ha avviato due consultazioni per esaminare le potenziali carenze del quadro, con particolare attenzione a questioni come la certezza del diritto, l'usabilità e il ruolo del regolamento nel contrastare il greenwashing.
Un rapporto sulla prossima fase di sviluppo della SFDR è atteso nel secondo trimestre del 2024.
Questo approccio rafforza l'importanza della trasparenza e della responsabilità nelle pratiche di sostenibilità aziendale, mettendo in evidenza la crescente attenzione verso il greenwashing e la necessità di misure preventive efficaci.