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  • Studio Paci

📊 Avvisi Bonari 2025: Nuove Tempistiche e Procedure Fiscali

🕰️ Estensione dei Termini di Pagamento per gli Avviso Bonari


A partire dal 2025, il panorama fiscale italiano subirà una trasformazione significativa, con l'estensione dei termini per rispondere agli avvisi bonari.

Nella versione finale del decreto correttivo, approvata ieri dal Consiglio dei Ministri, è stata introdotta una modifica significativa: l'estensione dei termini per rispondere agli avvisi bonari da 30 a 60 giorni

Questa modifica rappresenta un cambiamento sostanziale nella gestione degli adempimenti fiscali, offrendo ai contribuenti un periodo più ampio per organizzare la propria posizione fiscale.

L'estensione dei termini non si limita a raddoppiare il tempo a disposizione, ma introduce una nuova filosofia nella relazione tra fisco e contribuente.

Questa maggiore flessibilità temporale permette una più accurata valutazione delle richieste dell'Agenzia delle Entrate, consentendo ai contribuenti di:

  1. Effettuare un'analisi approfondita della propria situazione fiscale.

  2. Raccogliere la documentazione necessaria in modo più completo.

  3. Consultare esperti del settore per una valutazione professionale.

  4. Pianificare eventuali pagamenti in modo più sostenibile.


Inoltre, questo cambiamento potrebbe portare a una riduzione del contenzioso fiscale, incoraggiando una risoluzione più rapida e collaborativa delle eventuali discrepanze rilevate.

Aspetto

Vecchia disposizione

Nuova disposizione (2025)

Impatto

Termini avvisi bonari

30 giorni

60 giorni

Maggiore flessibilità per i contribuenti

Potenziale contenzioso

Elevato

Ridotto

Miglioramento rapporto fisco-contribuente

Tempo per analisi fiscale

Limitato

Esteso

Decisioni più ponderate

Pianificazione pagamenti

Ristretta

Ampliata

Gestione finanziaria ottimizzata

📅 Nuove Scadenze Dichiarative: Anticipazione e Riorganizzazione


Si introduce anche una significativa anticipazione delle scadenze per la presentazione delle dichiarazioni dei redditi.

Dal 2025, il termine ultimo passerà dal 30 novembre al 30 settembre, con un'importante novità: la possibilità di iniziare l'invio delle dichiarazioni già dal1° aprile di ogni anno.

Questa riorganizzazione del calendario fiscale potrebbe comportare diverse implicazioni:

  • Finestra temporale ampliata: Sei mesi per la preparazione e l'invio delle dichiarazioni.

  • Distribuzione del carico di lavoro: Possibilità di gestire gli adempimenti in modo più equilibrato.

  • Anticipazione dei controlli: L'Agenzia delle Entrate potrà avviare prima le attività di verifica.

  • Impatto sulla pianificazione fiscale: Necessità di adeguare le strategie di gestione finanziaria.


Per i soggetti IRES, la nuova scadenza sarà fissata all'ultimo giorno del nono mese successivo alla chiusura del periodo d'imposta, allineando le tempistiche a quelle delle persone fisiche e semplificando il panorama delle scadenze fiscali.

Aspetto

Vecchia disposizione

Nuova disposizione (2025)

Scadenza dichiarazioni

30 novembre

30 settembre

Inizio invio dichiarazioni

Non specificato

1° aprile

Periodo per invio

Circa 7 mesi

6 mesi (più definiti)

Allineamento scadenze

Differenziate

Unificate per più soggetti

💼 Flessibilità nelle Procedure di Riscossione: Un Nuovo Approccio


L'Agenzia delle Entrate, con le nuove disposizioni, avrà la possibilità di implementare procedure di riscossione più flessibili.

Questo cambiamento si dovrebbe tradurre in:

  • Gestione più efficace delle comunicazioni con i contribuenti.

  • Maggiore personalizzazione dei piani di pagamento.

  • Potenziale riduzione del carico burocratico per entrambe le parti.


La flessibilità introdotta mira a facilitare la regolarizzazione delle posizioni fiscali, incentivando la compliance volontaria e riducendo il ricorso a misure coercitive.

Questo approccio più collaborativo potrebbe portare a:

  1. Una diminuzione delle controversie fiscali.

  2. Un miglioramento nella percezione del sistema fiscale da parte dei contribuenti.

  3. Una maggiore efficienza nella riscossione dei tributi dovuti.


Inoltre, è prevista la sospensione degli invii di avvisi bonari e altre comunicazioni nei mesi di agosto e dicembre, salvo casi di indifferibilità e urgenza.

Aspetto

Vecchia approccio

Nuovo approccio (2025)

Procedure di riscossione

Rigide

Flessibili

Comunicazioni

Standardizzate

Personalizzate

Periodi di sospensione

Non previsti

Agosto e dicembre

Approccio generale

Coercitivo

Collaborativo

📈 Impatto sulle Scadenze Fiscali e Dichiarative

Le modifiche introdotte dal decreto legislativo 1/2024 non si limitano agli avvisi bonari, ma interessano anche le scadenze per la presentazione delle dichiarazioni dei redditi.

A partire dal 2025, il termine per la presentazione delle dichiarazioni sarà anticipato dal 30 novembre al 30 settembre.

Per i soggetti IRES, la scadenza sarà fissata all'ultimo giorno del nono mese successivo alla chiusura del periodo d'imposta.

Questa anticipazione delle scadenze dichiarative si accompagna a un'altra importante novità: dal 2025, sarà possibile iniziare l'invio delle dichiarazioni a partire dal 1° aprile di ogni anno.

Questa modifica offre una finestra temporale più ampia per la preparazione e l'invio delle dichiarazioni, permettendo una distribuzione più equilibrata del carico di lavoro durante l'anno fiscale.

L'anticipazione delle scadenze, combinata con l'estensione del periodo di invio, mira a migliorare l'efficienza del sistema fiscale, consentendo all'amministrazione finanziaria di avviare più tempestivamente le attività di controllo e accertamento.

Allo stesso tempo, offre ai contribuenti una maggiore flessibilità nella gestione dei propri adempimenti fiscali.

Aspetto

Vecchia disposizione

Nuova disposizione (2025)

Scadenza dichiarazioni

30 novembre

30 settembre

Inizio invio dichiarazioni

/

1° aprile

Periodo per invio

Circa 7 mesi

6 mesi (più definiti)

Allineamento scadenze

Differenziate

Unificate per più soggetti

💳 Modifiche al Sistema di Riscossione e Rateizzazione

Il decreto introduce anche significative modifiche al sistema di riscossione, con particolare attenzione alla gestione dei ruoli non riscossi e alle possibilità di rateizzazione dei debiti fiscali.

A partire dal 2025, verrà introdotto un sistema di discarico automatico per i ruoli non riscossi dopo 5 anni.

Questa misura mira a snellire le procedure amministrative e a concentrare gli sforzi di riscossione sui debiti più recenti e potenzialmente più esigibili.

Per quanto riguarda la rateizzazione, il numero massimo di rate per la rateizzazione ordinaria dei debiti fiscali passerà gradualmente dalle attuali 72 a 120.

Inoltre, in caso di peggioramento della situazione economica del debitore, sarà possibile ottenere una proroga una tantum per un periodo equivalente.

Queste modifiche offrono una maggiore flessibilità ai contribuenti in difficoltà finanziarie, permettendo una gestione più sostenibile dei debiti fiscali nel lungo periodo.

L'estensione delle possibilità di rateizzazione, combinata con l'introduzione del discarico automatico, sembra rappresentare un approccio più equilibrato alla gestione dei debiti fiscali, che tiene conto sia delle esigenze di gettito dello Stato sia delle difficoltà economiche che possono incontrare i contribuenti.

Aspetto

Vecchia disposizione

Nuova disposizione (2025)

Benefici

Discarico ruoli

Non automatico

Automatico dopo 5 anni

Semplificazione amministrativa

Rateizzazione debiti fiscali

Max 72 rate

Max 120 rate

Maggiore flessibilità per i contribuenti

Proroga rateizzazione

Non prevista

Possibile una tantum

Supporto in caso di difficoltà economiche

Approccio alla riscossione

Rigido

Flessibile e sostenibile

Migliore gestione dei debiti fiscali


 

FAQ


📅 Come cambiano i termini per rispondere agli avvisi bonari con la riforma fiscale 2025?

La riforma fiscale 2025 introduce un'importante novità: l'estensione dei termini per rispondere agli avvisi bonari da 30 a 60 giorni.

Questa modifica offre ai contribuenti un periodo più ampio per organizzare la propria posizione fiscale, consentendo un'analisi approfondita della situazione fiscale e una pianificazione più sostenibile dei pagamenti.

L'obiettivo è migliorare il rapporto fisco-contribuente, riducendo potenzialmente il contenzioso fiscale e promuovendo una risoluzione più collaborativa delle eventuali discrepanze.


🗓️ Quali sono le nuove scadenze per la presentazione delle dichiarazioni dei redditi dal 2025?

Con l'anticipazione delle scadenze dichiarative introdotta dal decreto legislativo 1/2024, dal 2025 il termine ultimo per la presentazione delle dichiarazioni dei redditi passerà dal 30 novembre al 30 settembre.

Una novità significativa è la possibilità di iniziare l'invio delle dichiarazioni già dal 1° aprile di ogni anno.

Per i soggetti IRES, la nuova scadenza sarà fissata all'ultimo giorno del nono mese successivo alla chiusura del periodo d'imposta, allineando le tempistiche e semplificando il panorama delle scadenze fiscali.


💼 In che modo la riforma 2025 introduce maggiore flessibilità nelle procedure di riscossione?

La riforma prevede procedure di riscossione più flessibili da parte dell'Agenzia delle Entrate.

Questo nuovo approccio si traduce in una gestione più efficace delle comunicazioni con i contribuenti e una maggiore personalizzazione dei piani di pagamento.

La flessibilità mira a facilitare la regolarizzazione delle posizioni fiscali, incentivando la compliance volontaria e riducendo il ricorso a misure coercitive.

Inoltre, è prevista la sospensione degli invii di avvisi bonari nei mesi di agosto e dicembre, salvo casi urgenti, per ridurre lo stress degli adempimenti in periodi critici.


💳 Quali modifiche al sistema di rateizzazione dei debiti fiscali introduce la riforma 2025? La riforma 2025 porta significative modifiche al sistema di riscossione e rateizzazione dei debiti fiscali.

Il numero massimo di rate per la rateizzazione ordinaria dei debiti fiscali passerà gradualmente dalle attuali 72 a 120. In caso di peggioramento della situazione economica del debitore, sarà possibile ottenere una proroga una tantum per un periodo equivalente.

Inoltre, verrà introdotto un sistema di discarico automatico per i ruoli non riscossi dopo 5 anni, mirando a snellire le procedure amministrative e concentrare gli sforzi di riscossione sui debiti più recenti e potenzialmente più esigibili.

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