L'informativa sulla sostenibilità richiede l'adozione di standard universalmente riconosciuti per garantire la comparabilità e la trasparenza dei dati.
Sebbene il panorama degli standard sia ampio e variegato, due set principali emergono come punti di riferimento fondamentali: gli European Sustainability Reporting Standards (ESRS) e i Global Reporting Initiative (GRI).
Interoperabilità tra ESRS e GRI 🌍
Per armonizzare questi due set di standard, è stato pubblicato l'Indice di interoperabilità GRI-ESRS, che illustra come i requisiti di divulgazione e le richieste di dati di ogni indicatore si relazionano tra loro.
Questo indice sottolinea l'elevato grado di comunanza già raggiunto tra i due standard e getta solide basi per la costruzione di una tassonomia digitale reciproca.
Con la pubblicazione di questo indice, le organizzazioni che riportano in conformità con gli ESRS possono essere considerate come riportanti "con riferimento" agli standard GRI, evitando così la necessità di doppio reporting.
Differenze tra GRI e ESRS 🎯
Una differenza chiave tra i due standard riguarda la definizione di materialità.
Gli ESRS adottano il concetto di doppia materialità, che considera sia l'impatto che la materialità finanziaria, mentre i GRI si concentrano principalmente sulla materialità d'impatto.
Inoltre, gli ESRS hanno una stretta correlazione con la Tassonomia dell’Unione europea, il che li rende particolarmente rilevanti per le imprese operanti nel contesto normativo europeo.
Categorie degli ESRS 📚
Gli ESRS si suddividono nelle seguenti categorie:
ESRS trasversali;
ESRS tematici (ambientali, sociali e di governance);
ESRS settoriali.
I principi trasversali e quelli tematici sono intersettoriali, applicabili a tutte le imprese indipendentemente dal settore.
I Cross-Cutting Standards includono ESRS 1 – Requisiti generali e ESRS 2 – Informativa generale.
I Topical Standards trattano l'informativa specifica legata ai temi ESG e sono suddivisi in:
ESRS E1 - Cambiamento climatico;
ESRS E2 - Inquinamento;
ESRS E3 - Risorse idriche e marine;
ESRS E4 - Biodiversità ed ecosistemi;
ESRS E5 - Uso delle risorse ed economia circolare;
ESRS S1 - Forza lavoro;
ESRS S2 - I lavoratori nella catena del valore;
ESRS S3 - Comunità interessate;
ESRS S4 - Consumatori e utenti finali;
ESRS G1 - Condotta aziendale
Dettagli sui Principi ESRS 📜
L'ESRS 1 descrive l'architettura dei principi ESRS, spiegando le convenzioni redazionali, i concetti fondamentali e stabilendo i requisiti generali per la preparazione e la presentazione delle informazioni sulla sostenibilità.
L'ESRS 2 individua gli obblighi di informativa a livello generale, includendo la governance degli ambiti di rendicontazione, la strategia, la gestione di impatti, rischi e opportunità, oltre a metriche e obiettivi.
Gli altri ESRS trattano l'informativa relativa all'ambiente (E1-E5) e alla forza lavoro (S1-S4).
Il principio G1 si occupa della condotta aziendale
Conclusione 📈
L'integrazione degli standard GRI e ESRS attraverso l'indice di interoperabilità facilita un approccio più coerente e integrato alla rendicontazione della sostenibilità, riducendo il carico di lavoro per le aziende e migliorando la trasparenza delle informazioni fornite agli stakeholder.
Questa sinergia è un passo fondamentale verso un sistema di reporting sulla sostenibilità più armonizzato e universalmente riconosciuto
Quali sono le principali differenze tra GRI e ESRS?
Le principali differenze tra GRI e ESRS riguardano la definizione di materialità e l'integrazione con la tassonomia dell'Unione europea.
Gli ESRS adottano il concetto di doppia materialità, che considera sia l'impatto che la materialità finanziaria, mentre i GRI si concentrano principalmente sulla materialità d'impatto.
Inoltre, gli ESRS sono strettamente correlati alla tassonomia dell'UE, rendendoli particolarmente rilevanti per le imprese europee.
Come funziona l'indice di interoperabilità GRI-ESRS?
L'indice di interoperabilità GRI-ESRS facilita l'armonizzazione tra questi due set di standard di sostenibilità.
Questo indice illustra come i requisiti di divulgazione e le richieste di dati di ogni indicatore si relazionano tra loro, evidenziando il grado di comunanza già raggiunto tra i due standard.
Grazie a questo, le organizzazioni che riportano in conformità con gli ESRS possono essere considerate come riportanti "con riferimento" agli standard GRI, evitando così la necessità di doppio reporting.
Quali categorie coprono gli ESRS?
Gli ESRS si suddividono in tre categorie principali: trasversali, tematici e settoriali. I Cross-Cutting Standards includono ESRS 1 e ESRS 2, che trattano i requisiti generali e l'informativa generale.
I Topical Standards coprono temi ESG specifici, suddivisi in cinque ambientali (E1-E5), quattro sociali (S1-S4) e uno di governance (G1).
I Sector-Specific Standards sono ancora in fase di sviluppo, ma mirano a fornire linee guida per settori specifici.